domenica 12 marzo 2017

Bali lunare

La luna influisce tanto sulle maree quanto sulla vita dei balinesi.

Kadek e il suo carico eccezionale
Questa mattina, ho visto passare Kadek che, al posto della solita divisa del lodge, indossava camicia e sarong, tipico abbigliamento per le cerimonie induiste. Trasportava un vassoio a più piani alto quasi quanto lei e colmo di frutta e dolci. L'ha posato un attimo, doveva pesare parecchio, e si è fermata a salutarmi. Mi ha spiegato che stanotte ci sarà luna piena perciò, insieme alle altre donne che lavorano al lodge, era diretta al piccolo tempio nel giardino sul retro per portare offerte agli dei e pregare. Le ho chiesto il permesso di seguirla e scattare qualche foto che ho aggiunto all'album.
La signora che cura il giardino stava allestendo il tempietto per la cerimonia: disponeva cestini di riso e frutta, spargeva petali e fiori, accendeva bastoncini d'incenso e purificava l'area intingendo un mazzetto di foglie in acqua di cocco che poi spruzzava tutt'intorno. Come Kadek, anche le cameriere, che ci hanno raggiunto dopo essersi cambiate d'abito, hanno portato le loro offerte. Quando tutto era pronto per la preghiera, mi sono allontanata. Sempre gentili, mi hanno invitata a restare, ma sono tornata in camera perché a me darebbe fastidio essere osservata da una turista in certi momenti. Pudore mio.

Tempio in allestimento
Terminata la cerimonia, Kadek è tornata dal tempio con il suo carico e mi ha regalato un po' della frutta che io credevo destinata agli dei. «Oh non preoccuparti» mi ha detto «La mangerebbero gli uccelli. Prendi, prendi.» Mi sono limitata a pochi esemplari per tipo, ma avrei scalato molto volentieri quella montagna di delizie tropicali. Ho preso due banane, un mandarino e poi un grosso dragonfruit come quelli che mangiavo alle Hawaii e due piccoli frutti pelosi chiamati rambutan, tipici dell'isola, che hanno la polpa dolce e trasparente come acini d'uva.
Tornando alle usanze religiose balinesi, nel mese di marzo (quest'anno il 28) si celebra Nyepi, il Capodanno lunare. È noto anche come giorno del silenzio perché l'intera isola si ferma e zittisce. Secondo la tradizione, la sera prima bisogna fare un gran baccano e festeggiare, mentre grandi maschere raffiguranti demoni leggendari sfilano per le città. Tutto questo per attirare sull'isola gli spiriti malvagi che amano i bagordi. Il giorno seguente, scatta la trappola: quiete totale, silenzio assoluto. È severamente proibito circolare per la strada, i turisti devono restare negli hotel. A quel punto gli spiriti maligni, annoiati a morte, abbandonano Bali, lasciandola alle entità benevole per un altro anno. Non è affascinante? Naturalmente, parteciperò anche per voi e ve lo racconterò.

Vi saluto e vado a rimpinzarmi di frutta.

il mio bottino

2 commenti:

  1. Mi ricorda la festa del martedì grasso, i bagordi prima dell'inizio della Quaresima, del mercoledì delle ceneri successivo, dove comincia un percorso di silenzio interiore e morigeratezza. Ovviamente molto de relato. :)

    Luna piena? Niente licantropi a Bali?

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    1. Anche in tradizioni e religioni lontane a volte si trovano somiglianze e in qualche caso identici racconti. Il diluvio universale, per esempio, è comune in diverse antiche culture. Per la prima volta mi trovo a Bali nel periodo giusto e non mi perderò né festa né silenzio.
      Licantropi? Bisognerebbe avere i lupi. Al massimo qui ci saranno le scimmie mannare :)

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